Nice sometimes to read what you think, said in a much better way by somebody else, in this case Jim Kunstler.
Nevertheless, I have something to add on this passage:
" The tragic part of all this is that we (Americans) have become such a foolish and craven people, so lost in our endless victory laps, incessant self-awards, and failures of attention, that we will deserve everything that reality throws at us. We are past the point of being unworthy of our own history, so maybe we ought to stop pretending to celebrate it. "
This, as he says, "new religion" is common to the Europeans too, as well as the false assumption that we deserve the lifestyle we have, not aknowledging the fact that we, 2% of the world's population, consume 80% of the resources.
But when he talks about hystory, and I can say this, because I am European and the Americans of today are the Europeans of yesterday, let's drop a pious curtain on it.
The Americans cannot be unworthy of their hystory, if we consider hystory the complete massacre of the people who lived in America BEFORE the Americans of today (the Europeans of yesterday).
They cannot be unworthy of a country which was built on the blood of peaceful people. They cannot be unworthy, because they should be ashamed...
Tuesday, December 20, 2005
Friday, December 16, 2005
Le mille illusioni di chi non vuole crescere.
C'e' solo una condizione in cui noi Italiani potremmo risolvere i nostri problemi ed e' fare uno sforzo enorme per cambiare il nostro modo di pensare e il nostro modo di agire.
Se riuscissimo a liberarci da un'economia basata sullo spreco, fare investimenti nei trasporti pubblici e nelle ferrovie in modo particolare, praticare una finanza austera ad ogni livello, compresa la fine al ricorso del facile indebitamento, allora potremmo fantasticare su un possibile cambiamento.
L'irresponsabilita' e' nient'altro che la nostra protensione alla vigliaccheria.
Essere un leader a volte significa anche illuminare la pubblica opinione su aspetti inesplorati.
Un giorno scopriremo che la "corsa al mattone" e' diventata la nostra economia e che la nostra illusione circa la "produttivita'" e il "consumismo" non risollevera' piu' il nostro comportamento malato.
La carenza stessa di nuovi indebitamenti da sola gettera' nel caos la finanza, e l'esperienza sara' grave soprattutto per quelli che hanno investito nei buchi neri dei derivati del commercio.
Invece di preparare i cittadini per un mondo che da tempo e' cambiato e che richiedera' nuovi modelli di vita, i nostri leader continuano a propinarci l'ottimistica visione di un mondo in cui tutto non solo continuera' come e' sempre stato, ma anzi, migliorera'.
La domanda e' questa:
Lo fanno per cinismo o per stupidita' o per altri motivi?
Un po per tutti e tre i motivi, ma soprattutto perche' sarebbe altamente improduttivo presentare una realta' diversa da quella che tutti sognano.
Noi ci aspettiamo una certa vita perche' in definitiva VOGLIAMO una certa vita.
E questo e' tipico di un comportamento infantile.
Questo infatti e' esattamente il comportamento dei bambini al di sotto dell'eta' della ragione, dovuto al loro egocentrismo.
La forza della pubblicita' e degli altri mezzi psicologici usati per un completo lavaggio del cervello esercitato sul consumatore medio, producono proprio questo risultato.
Impediscono il passaggio da un livello infantile di ragionamento ad un livello critico tipico dell'eta' adulta.
E questo e' ben visibile e manifesto se si considera il comportamento e i passatempi dell'italiano medio, se si analizzano i suoi acquisti e le sue aspirazioni.
Se si analizzano le mille illusioni di chi non vuole crescere, perche' la realta' della vita adulta e' ben diversa dal mondo dei balocchi di chi vuole restare un eterno bambino, allora si ha la rappresentazione reale di un paese che e' destinato ad un risveglio molto, molto spiacevole.
Se riuscissimo a liberarci da un'economia basata sullo spreco, fare investimenti nei trasporti pubblici e nelle ferrovie in modo particolare, praticare una finanza austera ad ogni livello, compresa la fine al ricorso del facile indebitamento, allora potremmo fantasticare su un possibile cambiamento.
L'irresponsabilita' e' nient'altro che la nostra protensione alla vigliaccheria.
Essere un leader a volte significa anche illuminare la pubblica opinione su aspetti inesplorati.
Un giorno scopriremo che la "corsa al mattone" e' diventata la nostra economia e che la nostra illusione circa la "produttivita'" e il "consumismo" non risollevera' piu' il nostro comportamento malato.
La carenza stessa di nuovi indebitamenti da sola gettera' nel caos la finanza, e l'esperienza sara' grave soprattutto per quelli che hanno investito nei buchi neri dei derivati del commercio.
Invece di preparare i cittadini per un mondo che da tempo e' cambiato e che richiedera' nuovi modelli di vita, i nostri leader continuano a propinarci l'ottimistica visione di un mondo in cui tutto non solo continuera' come e' sempre stato, ma anzi, migliorera'.
La domanda e' questa:
Lo fanno per cinismo o per stupidita' o per altri motivi?
Un po per tutti e tre i motivi, ma soprattutto perche' sarebbe altamente improduttivo presentare una realta' diversa da quella che tutti sognano.
Noi ci aspettiamo una certa vita perche' in definitiva VOGLIAMO una certa vita.
E questo e' tipico di un comportamento infantile.
Questo infatti e' esattamente il comportamento dei bambini al di sotto dell'eta' della ragione, dovuto al loro egocentrismo.
La forza della pubblicita' e degli altri mezzi psicologici usati per un completo lavaggio del cervello esercitato sul consumatore medio, producono proprio questo risultato.
Impediscono il passaggio da un livello infantile di ragionamento ad un livello critico tipico dell'eta' adulta.
E questo e' ben visibile e manifesto se si considera il comportamento e i passatempi dell'italiano medio, se si analizzano i suoi acquisti e le sue aspirazioni.
Se si analizzano le mille illusioni di chi non vuole crescere, perche' la realta' della vita adulta e' ben diversa dal mondo dei balocchi di chi vuole restare un eterno bambino, allora si ha la rappresentazione reale di un paese che e' destinato ad un risveglio molto, molto spiacevole.
Wednesday, December 14, 2005
Network neutrality
"Network Neutrality rules are not in the carriers' best interests."
The Internet is going through a caotic situation that certainly won't help its progress.
Everybody wants to do everything.
Telecoms want to be broadcasters, broadcasters want to be Telecoms.
How much better would be if everybody did its job, not aspiring to become the emperor of the moment.
Connectivity has a lot to do with content, if there is a good content there is also the need of good connectivity, if there is no good and affordable connectivity there is not good content.
Right now the only really blooming businesses on the Net have been the ones created by the users, or the ones which saw the majority of the users involved.
They were businesses which didn't make money directly, that is you pay for what you get, but you pay fo leasing the line and you get what you want for free.
Probably the only good business till now has been the "connectivity" business.
The more alluring the content (free movies, free music, free or vey cheap calls)the more people went to broadband.
How many would still pay for fiber optic in Italy if they couldn't use the P2P?
Everybody knows the answer but doesn't dare to say it.
And while they look for something else to use the fiber network for, P2P goes on...
So the stupid network is already producing big revenues the way it is and to produce more it needs to give opportunities to the ones who produce content, and free content.
And to produce free or cheap content you need affordable and reliable lines.
Discriminating won't produce the effectes the providers are looking for.
There will always be a smart guy who will understand it: give something cheap or free and get huge revenues from it...
A stupid dumb network will allow intelligent applications to run on it, and intelligent applications will make the number of users, and the number definetely makes the price and the value...
The Internet is going through a caotic situation that certainly won't help its progress.
Everybody wants to do everything.
Telecoms want to be broadcasters, broadcasters want to be Telecoms.
How much better would be if everybody did its job, not aspiring to become the emperor of the moment.
Connectivity has a lot to do with content, if there is a good content there is also the need of good connectivity, if there is no good and affordable connectivity there is not good content.
Right now the only really blooming businesses on the Net have been the ones created by the users, or the ones which saw the majority of the users involved.
They were businesses which didn't make money directly, that is you pay for what you get, but you pay fo leasing the line and you get what you want for free.
Probably the only good business till now has been the "connectivity" business.
The more alluring the content (free movies, free music, free or vey cheap calls)the more people went to broadband.
How many would still pay for fiber optic in Italy if they couldn't use the P2P?
Everybody knows the answer but doesn't dare to say it.
And while they look for something else to use the fiber network for, P2P goes on...
So the stupid network is already producing big revenues the way it is and to produce more it needs to give opportunities to the ones who produce content, and free content.
And to produce free or cheap content you need affordable and reliable lines.
Discriminating won't produce the effectes the providers are looking for.
There will always be a smart guy who will understand it: give something cheap or free and get huge revenues from it...
A stupid dumb network will allow intelligent applications to run on it, and intelligent applications will make the number of users, and the number definetely makes the price and the value...
L'inizio di una nuova era
L’Italia è l’unico paese dove potresti scambiare l’etichetta a piacere, dove la sinistra è anche la destra, e dove la destra diventa facilmente la sinistra. Non esiste più una differenziazione in destra, sinistra o centro per la politica italiana: non esiste più un’ideologia, uno slogan da urlare con convinzione. Esiste solo un grande unico modo di essere arrivista, speculatore e contrarre interessi privati e personali con la cosa pubblica.
Per questo anche Silvio Berlusconi, e dopo di lui Romano Prodi, Piero Fassino, Francesco Rutelli o Gianfranco Fini che sia, non potranno risollevare le sorti di un’Italia gettata sul lastrico da un abitudine mortale: la mediocrità di tutti (anche di noi cittadini) a tutti i livelli.
Tangenti, corruzione, evasione fiscale sono all’ordine del giorno: tanto anche molti processi sono pilotati e, comunque, alla fine per vari motivi assolutamente legali, si archivia sempre tutto.
Marco Polo 14.12.05 09:41
Mediocrita', disinteresse, cinismo.
La nostra e' la societa' dell'edonismo.
Tutto subito e se si puo' di piu'.
Da un lato l'idealismo e' sconfinato nel fanatismo.
I terroristi portano all'eccesso l'idealismo causando morte e distruzione.
Dall'altro lato il pragmatismo e' sconfinato in puro edonismo.
La nostra e' la societa' degli eccessi, in cui la natura umana non ha piu' restrizioni, perche' dove ci dovrebbero essere restrizioni si ha l'opposto.
Cosa puo' produrre uno stato i cui managers hanno come ideali l'arricchimento ad ogni costo, dove non esistono piu' valori spirituali, dove chi dovrebbe difendere i valori spirituali e' quello forse maggiormente compromesso?
La storia ci insegna che l'eccesso porta alla distruzione e alla rovina.
Alla fine di un'era sulle cui rovine costruire qualcosa di meglio.
Un giorno qualcuno dira' la parola "Basta" e quello forse sara' un bel giorno.
Quello e' cio' in cui dobbiamo sperare e quello per cui dobbiamo vivere, se vogliamo un mondo vivibile o che possa sopravvivere.
Per questo anche Silvio Berlusconi, e dopo di lui Romano Prodi, Piero Fassino, Francesco Rutelli o Gianfranco Fini che sia, non potranno risollevare le sorti di un’Italia gettata sul lastrico da un abitudine mortale: la mediocrità di tutti (anche di noi cittadini) a tutti i livelli.
Tangenti, corruzione, evasione fiscale sono all’ordine del giorno: tanto anche molti processi sono pilotati e, comunque, alla fine per vari motivi assolutamente legali, si archivia sempre tutto.
Marco Polo 14.12.05 09:41
Mediocrita', disinteresse, cinismo.
La nostra e' la societa' dell'edonismo.
Tutto subito e se si puo' di piu'.
Da un lato l'idealismo e' sconfinato nel fanatismo.
I terroristi portano all'eccesso l'idealismo causando morte e distruzione.
Dall'altro lato il pragmatismo e' sconfinato in puro edonismo.
La nostra e' la societa' degli eccessi, in cui la natura umana non ha piu' restrizioni, perche' dove ci dovrebbero essere restrizioni si ha l'opposto.
Cosa puo' produrre uno stato i cui managers hanno come ideali l'arricchimento ad ogni costo, dove non esistono piu' valori spirituali, dove chi dovrebbe difendere i valori spirituali e' quello forse maggiormente compromesso?
La storia ci insegna che l'eccesso porta alla distruzione e alla rovina.
Alla fine di un'era sulle cui rovine costruire qualcosa di meglio.
Un giorno qualcuno dira' la parola "Basta" e quello forse sara' un bel giorno.
Quello e' cio' in cui dobbiamo sperare e quello per cui dobbiamo vivere, se vogliamo un mondo vivibile o che possa sopravvivere.
Monday, December 12, 2005
Christmas' prayer
They say the Jewish were the chosen people, I do not know if it is true, but if it was, it looks like it wasn't a good choice.
Please God, if you have to choose somebody, don't choose me or my country.
We have enough problems.
Let us be nobody and nobody's land.
Please God, if you have to choose somebody, don't choose me or my country.
We have enough problems.
Let us be nobody and nobody's land.
John Lennon
It is already a lot.
It is already a lot, and some people still cry and miss their hero.
I do not think he was a hero, not even after his death.
He was a human being and not even among the best.
He was good in saying and singing what the others wanted to listen to.
He knew whay to say and the right moment to say it.
I even believe that sometimes he really thought he believed what he said.
I hardly believe he didn't care for money and he didn't sing for money and he didn't live for money.
I hardly believe he was not human.
It is already a lot, and some people still cry and miss their hero.
I do not think he was a hero, not even after his death.
He was a human being and not even among the best.
He was good in saying and singing what the others wanted to listen to.
He knew whay to say and the right moment to say it.
I even believe that sometimes he really thought he believed what he said.
I hardly believe he didn't care for money and he didn't sing for money and he didn't live for money.
I hardly believe he was not human.
Friday, December 02, 2005
Hackers
"The world's best research and development lab is all the hackers out there. Enable them, and they'll do it."
Thursday, December 01, 2005
Is technology really worth?
I am a technology fan and I shouldn't even ask the question.
Even worse, I shouldn't even have the answer I have.
I am not young and I am old enought to remember the times in which in Italy traveling on a train could be kind of fun.
You had the chance to meet a lot of people and chat.
So much that sometimes you regretted the trip was finished and you had to leave the train and stop talking.
My mother had the same regret some time ago.
She went to live in a city after twenty years she lived outside.
She was looking forward to make new friends in the condominium she went to live.
"I will finally have a balcony again and I will hve the chance to chat with my neigbourgh.
But that was a bitter surprise.
She has a balcony, quite a big one, but no neibourhgs to chat with.
They have portable phones now and one million TV channels.
The young ones have computers and the Internet.
Soon verybody will buy online and she will may be find an electronich cashier when she goes shopping.
Where has all humanity gone?
On a wire or on a wireless line.
Forgetting that the best wireless is the gossiping you do face to face.
Even worse, I shouldn't even have the answer I have.
I am not young and I am old enought to remember the times in which in Italy traveling on a train could be kind of fun.
You had the chance to meet a lot of people and chat.
So much that sometimes you regretted the trip was finished and you had to leave the train and stop talking.
My mother had the same regret some time ago.
She went to live in a city after twenty years she lived outside.
She was looking forward to make new friends in the condominium she went to live.
"I will finally have a balcony again and I will hve the chance to chat with my neigbourgh.
But that was a bitter surprise.
She has a balcony, quite a big one, but no neibourhgs to chat with.
They have portable phones now and one million TV channels.
The young ones have computers and the Internet.
Soon verybody will buy online and she will may be find an electronich cashier when she goes shopping.
Where has all humanity gone?
On a wire or on a wireless line.
Forgetting that the best wireless is the gossiping you do face to face.
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