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Wednesday, December 14, 2005

L'inizio di una nuova era

L’Italia è l’unico paese dove potresti scambiare l’etichetta a piacere, dove la sinistra è anche la destra, e dove la destra diventa facilmente la sinistra. Non esiste più una differenziazione in destra, sinistra o centro per la politica italiana: non esiste più un’ideologia, uno slogan da urlare con convinzione. Esiste solo un grande unico modo di essere arrivista, speculatore e contrarre interessi privati e personali con la cosa pubblica.

Per questo anche Silvio Berlusconi, e dopo di lui Romano Prodi, Piero Fassino, Francesco Rutelli o Gianfranco Fini che sia, non potranno risollevare le sorti di un’Italia gettata sul lastrico da un abitudine mortale: la mediocrità di tutti (anche di noi cittadini) a tutti i livelli.

Tangenti, corruzione, evasione fiscale sono all’ordine del giorno: tanto anche molti processi sono pilotati e, comunque, alla fine per vari motivi assolutamente legali, si archivia sempre tutto.

Marco Polo 14.12.05 09:41
Mediocrita', disinteresse, cinismo.
La nostra e' la societa' dell'edonismo.
Tutto subito e se si puo' di piu'.

Da un lato l'idealismo e' sconfinato nel fanatismo.
I terroristi portano all'eccesso l'idealismo causando morte e distruzione.

Dall'altro lato il pragmatismo e' sconfinato in puro edonismo.
La nostra e' la societa' degli eccessi, in cui la natura umana non ha piu' restrizioni, perche' dove ci dovrebbero essere restrizioni si ha l'opposto.
Cosa puo' produrre uno stato i cui managers hanno come ideali l'arricchimento ad ogni costo, dove non esistono piu' valori spirituali, dove chi dovrebbe difendere i valori spirituali e' quello forse maggiormente compromesso?
La storia ci insegna che l'eccesso porta alla distruzione e alla rovina.
Alla fine di un'era sulle cui rovine costruire qualcosa di meglio.
Un giorno qualcuno dira' la parola "Basta" e quello forse sara' un bel giorno.
Quello e' cio' in cui dobbiamo sperare e quello per cui dobbiamo vivere, se vogliamo un mondo vivibile o che possa sopravvivere.

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