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Friday, March 24, 2006

Andrea Bairati

Egr. Dott. Bairati,

la prego di scusarmi se le rubo un po' del suo tempo prezioso.
Ma vede, lei e' l'unico che e' stato cosi' gentile da ascoltarmi ed e' quindi l'unico a cui possa rivolgermi.
La situazione della Banda Larga a Sanfre' e in tutti gli altri piccoli centri continua ad essere disastrosa, in quanto non solo non e' arrivata, ma non si fanno neppure previsioni sul quando etc...
Io capisco che un privato prima di fare degli investimenti (anche minimi) pensa ad un possibile ritorno.
Spesso i suoi calcoli sono sbagliati e vanno nella direzione opposta, ma E' una loro decisione e soprattutto sono capitali loro...

Durante il nostro breve incontro un suo tecnico mi aveva illustrato alcuni progetti regionali di broadband WiFi.
Il sistema Wimax e il BPL (broadband on power line) sono entusiasmanti e avveneristici, ma per il momento promettono molto, molto di piu' di quanto sono in grado di dare.
Noi abbiamo fatto una installazione di Wimax in Canada l'anno scorso, ma, pur essendo fatta a regola d'arte, l'unico risultato e' stato quello di perdere il probabile cliente, che si e' poi rivolto al solito WiFi di hot spots.
Questo infatti e' il trend attuale negli Stati Uniti e l'unico che, con molti limiti, permette una certa connessione WiFi.
Il Wimax presenta per l'Europa il limite della frequenza di 2,4 GHz che e' troppo alta e il costo eccesivo del CPE.
Un investimento da parte dell'utilizzatore di $1000 non puo' essere competitivo con un modem per la DSL, per cui il successo sarebbe comunque limitato.

C'e' in commercio un sistema nuovissimo, che consente da un lato una copertura fino a 250 Km.e dall'altro un investimento di pochi euro per una scheda o un modem WIFi.
Ma il lato negativo e' che, per avere un'ampia copertura necessita di una frequenza piu' bassa, diciamo 1.79 o 1.9 o 2.2 GHz che peraltro mi sembra siano inutilizzate.
Ora la mia domanda:

Sarebbe possibile per la Regione Piemonte e per l'uso esclusivo dei Piemontesi riservare queste frequenze?

L'investimento regionale sarebbe ridottissimo.
La Banda Larga raggiungerebbe posti inaccessibili.
Il sistema sarebbe WiFi, il che significa che l'utilizzatore piemontese potrebbe muoversi su un territorio di 250 Km. con la stessa connessione.
Si potrebbe usare localmente il VoIP, l'educazione a distanza, il commercio online, il bradcast di trasmissioni regionali a costi ridottissimi.
Si creerebbero moltissimi posti di lavoro e soprattutto il Piemonte raggiungerebbe in pochissimo tempo la globalita' che il resto dell'Europa non riesce a raggiungere.

Il tutto con una frequenza...
Ora, io sono digiuna di norme e leggi, ma forse Lei ha qualcuno che potrebbe trovare il mezzo...
In fondo sarebbe a favore dei Piemontesi e forse col tempo trasferirebbe il traffico voce dai nocivi Mast a Microonde alle innocue onde radio.
Anche questo aspetto non e' da sottovalutare.

Se la mia proposta puo' essere di un qualche interesse, la prego, ci faccia parlare con un esperto in materia, forse saremo in grado di convincerlo, soprattutto se parla inglese o tedesco (le lingue di mio marito).

La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e le auguro una buona giornata.
Saluti dalla Provincia

Fulvia Patrizia Demaria Broghammer

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